Le torte alle prugne sono tra le mie preferite e questa torta di ricotta e susine gialle è l’ultima che ho preparato. Un dolce alla frutta semplicissimo, genuino e molto soffice, con tante susine in superficie.
Questa torta di ricotta è facilissima da fare. Si prepara senza burro e la ricotta nell’impasto gli conferisce una consistenza morbida e compatta che la rende perfetta da inzuppare. Se volete renderla ancora più golosa potete tagliare qualche susina a pezzetti e aggiungerla anche nell’impasto, io le ho messe solo sopra.
Per realizzare questa torta potete usare le prugne o le susine che avete a disposizione, cercando di usare sempre frutta di stagione ben matura e dolce.
Torta di ricotta e susine gialle
Torta soffice preparata con l’aggiunta di ricotta nell’impasto. Stampo da 26 cm.
In una ciotola mescolate la ricotta con lo zucchero e le uova fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.
Aggiungete la farina a più riprese insieme alla vanillina. Unite l’olio di semi e il latte e mescolate. Per ultimo aggiungete anche il lievito.
Imburrate e infarinate uno stampo da 26 cm o rivestitelo di carta da forno e versateci l’impasto.
Tagliate le susine a metà e privatele del nocciolo poi dividetele in spicchi piuttosto grandi e adagiateli sull’impasto.
Fate cuocere la torta di ricotta e susine gialle a 180° in forno statico per circa 50 minuti, facendo la prova con lo stecchino per verificare la cottura.
Note
Per questa torta potete usare sia le prugne che le susine, viola o gialle.
Potete aggiungere pezzi di frutta anche nell’impasto.
PASTIERA DI RISO: TRADIZIONE E DOLCEZZA IN OGNI FETTA
Avete mai preparato la Pastiera di riso? E’ un dolce pasquale formato da un guscio di pasta matta e un ripieno di crema e riso. Una torta morbida e profumata dal gusto e profumo inconfondibili.
LA PASTIERA DI GRANO
La versione più conosciuta e forse più tradizionale di questa torta deliziosa è a base di grano, ricotta e/o crema pasticciera. Alla pastiera di grano possono essere aggiunti canditi e vari aromi tra cui cannella, aroma di fiori d’arancio, millefiori, limone, arancia, vaniglia. Ne ho lette e assaggiate infinte versioni diverse ed è difficile dire quale sia la più buona. E’ una torta formata da un guscio friabile di simil pasta frolla preparata con lo strutto. Il ripieno è cremoso e profumato e si scioglie in bocca ad ogni morso. La consistenza morbida e il gusto fresco caratterizzano questa torta di cui ne esistono innumerevoli varianti.
LA MIA PASTIERA
Fin da bambina per le festività pasquali ho sempre mangiato la pastiera preparata con il riso, la crema pasticciera, la bucciadi limone e tanta cannella che veniva preparata dalla mia nonna campana. Probabilmente non la pastiera tradizionale ma una variante che viene realizzata in alcune zone della Campania o del sud Italia.
La ricetta che vi lascio oggi quindi, è quella di una pastiera di riso preparata con la pasta matta, un’impasto realizzato con pochissimi ingredienti che può essere steso molto sottile. L’ho realizzata con 300 g di farina ma ne è avanzata molta quindi potete ridurre a 150-200 g di farina. Oppure se preferite, potete usare la classica pasta frolla con burro o con lo strutto. Scegliete in base ai vostri gusti.
Per il ripieno ho usato riso carnaroli e crema pasticciera, e come aromi limone e cannella. Se lo gradite , potete aggiungere aroma ai fiori d’arancio, millefiori o la scorza grattugiata di un’arancia.
Vi lascio alla ricetta e aspetto un vostro commento, se la proverete 😊
Pastiera di riso
Pastiera di riso e crema pasticcera. Stampo da 26 cm.
Per prima cosa preparate la pasta matta. In una ciotola capiente mettete la farina e al centro l’olio. Unite l’acqua a poco a poco, circa 130 g, e impastate.
Formate una palla, rivestitela di pellicola e mettetela in frigo almeno 30-40 minuti.
Preparate la crema di riso. Mettete il latte sul fuoco e quando sarà caldo metteteci il riso a cuocere.
Deve cuocere a lungo, circa 20 minuti, fino a che il latte non sarà quasi completamente assorbito. Spegnete il fornello e fate raffreddare.
A questo punto trasferite il riso in una ciotola capiente e aggiungete le uova, lo zucchero, la cannella e la buccia grattugiata del limone.
Preparate la crema. Mescolate i tuorli con lo zucchero.
Aggiungete la farina e mescolate. Versate il tutto in un pentolino e aggiungete il latte a filo, mescolando per non creare grumi. Unite anche la buccia del limone.
Cuocete a fuoco basso mescolando di continuo fino a quando la crema non accennerà a bollire.
Spegnete e fate intiepidire. Togliete la buccia del limone e mescolate la crema pasticcera con la crema di riso.
Imburrate e infarinate lo stampo. Io ho usato uno stampo a cerniera e ho messo la carta da forno sul fondo e sui bordi.
Stendete la pasta matta molto sottile, di circa 2 mm. Tenete una parte per formare le strisce.
Adagiatela sulla teglia, riempite con la crema e decorate con le strisce di pasta.
Ritagliate la pasta in eccesso.
Infornate la vostra pastiera di riso in forno già caldo e statico a 180° per 55-60 minuti circa, regolandovi sempre con il vostro forno.
Note
La pastiera di riso si conserva a lungo e in luogo fresco. Va consumata a temperatura ambiente e il giorno dopo è ancora più buona.
CIAMBELLA AL MASCARPONE CON GLASSA AL CAFFE’: DOLCE SOFFICE e semplice
Oggi vi lascio la ricetta per preparare la ciambella al mascarpone: versione soffice e golosa della classica ciambella per la colazione. L’ho realizzata ieri mattina per consumare una confezione di mascarpone che avevo in frigo e ho aggiunto sulla superficie una golosa glassa al caffè.
torta soffice per la COLAZIONE
Qual è il vostro dolce preferito per la colazione? Io direi proprio la ciambella. Una fetta di ciambella fatta in casa inzuppata nel latte o nel cappuccino credo che sia il modo migliore per cominciare la giornata. La mia preferita è la ciambella della nonna, che preparo fin da bambina usando il Fornetto Versilia, il particolare stampo che si usa sul fornello. Se non l’avete ancora assaggiata vi consiglio di provarla perché potrebbe diventare anche la vostra colazione preferita.
Il dolce di cui vi lascio la ricetta oggi, invece, si cuoce in forno, è molto semplice ed ha una consistenza soffice e compatta. Non ho aggiunto aromi all’impasto ma potete unire una bustina di vanillina, se preferite, o un cucchiaio di liquore al caffè. O qualsiasi altro aroma abbiate a disposizione, in base ai vostri gusti.
Ho ricoperto la superficie con una semplicissima glassa al caffè che mi piace molto e che si abbina particolarmente bene a questo dolce per la colazione. Il mascarpone è un’ingrediente che conferisce alle torte una consistenza morbida e questa ciambella è soffice, compatta, perfetta da inzuppare.
IDEE E CONSIGLI
La ciambella al mascarpone è perfetta per la colazione della domenica o per una merenda dolce fatta in casa. Può essere servita semplicemente con un po’ di zucchero a velo. Se invece vi piace la mia idea potete ricoprirla con la glassa, come ho fatto io, aggiungendo gocce di cioccolato in superficie. Per una versione più golosa potete decorarla con una ganache al cioccolato fondente o bianco.
Vi lascio alla ricetta e aspetto un commento per sapere se vi è piaciuta.
Ciambella al mascarpone con glassa al caffè
Ciambella al mascarpone, soffice e compatta. Stampo da 26 cm.
In una ciotola montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungete il mascarpone e amalgamatelo al composto continuando a mescolare.
Unite la farina a più riprese e poi aggiungete l’olio e il latte. Unite infine il lievito in polvere.
Imburrate e infarinate uno stampo per ciambella del diametro di 26 cm e versateci l’impasto. Infornate a 180° in forno statico per circa 40/45 minuti facendo sempre la prova con lo stecchino per verificare la cottura.
Sfornate la ciambella e lasciatela raffreddare. Una volta fredda toglietela dallo stampo e preparate la glassa.
Preparate il caffè e lasciatelo un attimo intiepidire. Sciogliete il burro a fiamma bassa e unitelo allo zucchero a velo insieme al caffè amaro. Aggiungete il caffè con un cucchiaio e poco per volta regolandovi in base alla consistenza desiderata. La glassa dovrà risultare densa ma facile da stendere, a me sono bastati 5 cucchiai.
Decorate la ciambella al mascarpone con la glassa al caffè e a piacere potete aggiungere qualche chicco di caffè.
Note
La ciambella al mascarpone può essere preparata anche senza glassa, con zucchero a velo in superficie.
CIAMBELLA ALLA MELAGRANA: DOLCE RUSTICO PER LA COLAZIONE
Ero curiosa di assaggiare una torta con la melagrana e l’altro giorno ho preparato questa ciambella alla melagrana davvero speciale.
La melagrana è un frutto autunnale e ogni anno, appena la vedo fra i banchi della frutta ne faccio sempre una bella scorta. Trovo che i chicchi stiaNo benissimo nello yogurt bianco, nel porridge coi fiocchi d’avena e nella macedonia di frutta fresca. E poi è un vero e proprio concentrato di proprietà benefiche.
DOLCE SEMPLICE MA PARTICOLARE
La ciambella alla melagrana è un dolce per la colazione dalla consistenza soffice e leggera e dal colore scuro che dona un aspetto rustico e invitante.
Per realizzare questa ciambella ho aperto la melagrana, ho tolto tutti i chicchi e li ho tritati nel mixer. Una volta ottenuto un succo dal colore brillante, l’ho filtrato con un colino a maglie fitte per rimuovere eventuali residui e l’ho usato per preparare questa torta morbidissima.
CIAMBELLA SOFFICE SENZA BURRO
La ciambella alla melagrana è realizzata con ingredienti semplici ed è senza burro, con olio di semi. Ha una consistenza soffice e leggera ed è perfetta come dolce da colazione, l’ideale per una merenda dolce fatta in casa o come spuntino da portare in ufficio. Potete servirla anche insieme a una tazza di tè e si conserva morbida e fragrante per 2-3 giorni, sotto una campana di vetro.
Se volete provare la mia ricetta per un dolce soffice e semplice per la colazione, provate la mia ciambella alla melagrana e fatemi sapere se vi è piaciuta.
Ciambella alla melagrana
Ciambella soffice alla melagrana. Stampo da 24 cm.
Aprite la melagrana a metà e togliete tutti i chicchi. Fate attenzione a non romperli perchè sporcano tantissimo. Passateli nel passaverdure oppure tritateli ne tritatutto. Filtrate il succo ottenuto con un colino.
A parte in una ciotola montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungete poi il latte, l’olio di semi e il succo di melagrana.
Aggiungete la farina setacciata, il lievito e l’aroma.
Imburrate e infarinate uno stampo per ciambella del diametro di 24 cm e versateci l’impasto. Cuocete in forno statico a 180° per circa 45-50 minuti. Fate sempre la prova con uno stecchino per verificare la cottura.
Sfornate la ciambella alla melagrana e servite.
Note
Potete decorare la ciambella alla melagrana con glassa preparata con zucchero a velo e succo di limone o di melagrana
TORTA DI MANDORLE E UVA: DOLCE AUTUNNALE SEMPLICE E DELIZIOSO
Oggi una ricetta semplice ma molto particolare: la torta di mandorle e uva. Tempo fa avevo provato una versione di torta di mandorle e ciliegie che mi era piaciuta molto. Così, nel periodo autunnale, ho voluto provare anche questo abbinamento.
TORTA FRIABILE E ZUCCHERINA
Questa torta è morbida come poche, non è adatta per essere inzuppata perché è è molto friabile. La consistenza è decisamente leggera e compatta. L’aggiunta di mandorle tritate all’impasto ne caratterizza gusto e consistenza. E’ una torta che si scioglie letteralmente in bocca ad ogni morso.
Si tratta di un dolce semplice che può essere consumato a colazione o per una merenda dolce, insieme a un caffè o a una tazza di tè. Potete personalizzarla con la frutta che preferite tenendo in considerazione che è preferibile tagliarla in piccoli pezzi.
Se vi piacciono i dolci preparati con l’uva vi consiglio anche la schiacciata all’uva bianca, una focaccia semplice e soffice con tanti acini d’uva in superficie.
Potete diminuire la quantità di zucchero perché l’uva è già molto dolce di suo. Ho aggiunto il succo di un limone all’impasto, che potete tranquillamente sostituire con altro aroma a scelta, compresi i vari liquori per dolci.
Torta di mandorle e uva
Torta soffice e friabile di farina di mandorle e uva bianca. Stampo da 26 cm.
Mettete la farina, la maizena, zucchero e uova in una ciotola. Se invece della farina di mandorle avete le mandorle pelate potete tritarle con un tritatutto fino a ridurle in farina. Aggiungete anche questa nella ciotola.
Sciogliete il burro in un pentolino a fiamma bassa, aggiungetelo agli altri ingredienti e mescolate.
Spremete un limone e filtrate il succo con un colino e aggiungetelo all’impasto.
Imburrate e infarinate una tortiera di 26 cm di diametro o in alternativa rivestitela di carta da forno e versateci l’impasto.
Lavate i chicchi d’uva, tagliateli a metà e privateli dei semi. Distribuiteli su tutta la superficie.
Cuocete in forno statico a 180° per circa 50 minuti.Sfornate la torta di mandorle e uva.
Fatela raffreddare prima di servirla.
Note
Si conserva in frigorifero per 3-4 giorni.
Potete sostituire l’uva con la frutta di stagione o quella che preferite (ciliegie, lamponi, fragole).
SCHIACCIATA ALL’UVA: UNA FOCACCIA SOFFICE CON ACIDI D’UVA BIANCA E ZUCCHERO
La schiacciata all’uva è una ricetta toscana tipica del periodo autunnale che si prepara di solito con l’uva nera, dai piccoli e dolci acini. Questa è la prima volta che la preparo ed ero molto curiosa del risultato però, non avendo a disposizione quella varietà di uva ho usato l’uva bianca.
Ho realizzato una mia versione preparando un impasto di focaccia soffice, a base di farina 00, farcito con uva bianca a cui ho pazientemente tolto tutti i semi e aggiunto zucchero semolato in superficie.
SCHIACCIATA TOSCANA: RICETTA CASALINGA SEMPLICE
La schiacciata all’uva è una semplice focaccia di pasta di pane che viene ricoperta, talvolta anche farcita, di uva, olio e zucchero semolato. Una ricetta antica, un po’ diversa dal solito, ha una consistenza soffice e in corrispondenza dei chicchi d’uva rimane umida. Ha un sapore dolce, molto particolare.
Questo mix fra dolce e salato mi è sempre piaciuto molto e infatti l’ho preparata spesso con altri tipi di farcitura: mele, gocce di cioccolato, ciliegie candite, miele, frutta secca. Una ricetta più “leggera” della classica torta perché può essere preparata anche con ingredienti naturalmente dolci ma che rendono questo impasto perfetto per essere servito come portata dolce a fine pasto.
Se vi va di sperimentare vi consiglio di preparare la schiacciata con frutta matura in abbinamento a scaglie di cioccolato, nocciole, noci e un velo di zucchero, se lo gradite. Se volete provare altre mie ricette dello stesso genere vi lascio la focaccia con mele, noci e gocce di cioccolato e quella con le ciliegie candite.
Infine, se vi va di provare la mia versione della schiacciata all’uva, proseguite nella lettura della ricetta. Io ho usato 70 gr di zucchero semolato per la superficie ma negli ingredienti ne ho indicati solo 50 gr perché la mia era molto dolce e penso sia meglio con meno zucchero. Inoltre io ho fatto un solo strato di pasta che ho ricoperto dai chicchi d’uva, voi se preferite potete fare una schiacciata all’uva con due strati di pasta mettendo l’uva anche all’interno.
Schiacciata all’uva
Schiacciata all’uva preparata con pasta di pane e uva bianca. Teglia da 35×40 cm.
Sulla spianatoia versate 500 gr dei 530 gr di farina. Fate un buco al centro e metteteci il lievito sbriciolato, i 3 cucchiai d’olio e l’acqua, poca per volta.
Impastate fino ad ottenere un impasto morbido poi unite il sale.
L’impasto risulterà piuttosto appiccicoso quindi aggiungete i 30 gr di farina tenuti da parte, formate una palla e mettetela in una ciotola piuttosto grande coperta da un canovaccio pulito.
Mettetela a lievitare nel forno spento con la luce accesa per 2 ore.
Ungete il fondo della teglia con 3 cucchiai d’olio, metteteci l’impasto e stendetelo con le mani.
Lavate l’uva, dividete i chicchi a metà e togliete i semi dall’interno. Disponeteli sulla superficie della schiacciata spingendoli leggermente nell’impasto.
Lasciate lievitare la schiacciata per 30 minuti dentro al forno spento con la luce accesa.
Accendete il forno statico a 200° e nel frattempo distribuite sulla superficie della schiacciata un filo d’olio e lo zucchero semolato.
Infornate fino a doratura della superficie per circa 40/45 minuti controllando sempre la cottura.
Sfornate la schiacciata all’uva e fatela raffreddare prima di servirla.
Note
Per preparare la schiacciata all’uva potete usare anche l’uva fragola e l’uva canaiola, uva nera dai chicchi non troppo grandi.
Conoscete il Gelo di melone? Si tratta di un dolce estivo al cucchiaio tipico della pasticceria siciliana. Si trova praticamente in tutti i bar e pasticcerie di Palermo e naturalmente nel resto della Sicilia.
Il gelo è una gelatina dolce a base di anguriache si prepara con il succo del cocomero che viene fatto addensare utilizzando l’amido di mais, senza usare la colla di pesce.
DESSERT AL CUCCHIAIO PERFETTO PER LE SERE D’ESTATE
Delle mie numerose vacanze in Sicilia porto con me tanti ricordi. Uno di questi è stranamente legato alle pasticcerie e ai loro banconi ricchi di colori e profumi capaci di catturare l’attenzione al primo sguardo. Il Gelo di anguria: quelle coppette trasparenti dal colore rosso brillante, ordinate con cura dietro le vetrine delle pasticcerie hanno sempre attirato la mia attenzione.
Il gelo di melone è un dolce cremoso e fresco, perfetto d’estate. E’ caratterizzato da una consistenza morbida densa, un sapore dolcemente delicato e un profumo intenso di cannella. Vi basterà servirlo in bicchierini di vetro per ottenere delle deliziose monoporzioni: dessert ideale per le calde sere d’estate.
PREPARAZIONE E CONSIGLI
Gli ingredienti utilizzati per la preparazione del gelo di anguria sono pochi e molto semplici: anguria, zucchero, maizena, cannella. Viene poi guarnito con gocce di cioccolato fondente, come a voler ricordare i semi dell’anguria. A piacere può essere decorato con granella di pistacchio e fiori di gelsomino.
Il gelo si conserva in frigorifero per farlo addensare completamente e viene servito fresco, dentro coppette trasparenti o bicchieri di vetro. Vi consiglio di regolare la quantità di zucchero in base ai vostri gusti e alla dolcezza dell’anguria per essere sicuri di ottenere un dessert dolce ma non troppo.
Vi lascio alla mia ricetta del gelo di melone e vi auguro una buona giornata.
Gelo di melone
Gelo di melone, dolce cremoso preparato col succo d’anguria.
Sbucciate l’anguria e tagliatela in pezzi. Togliete anche tutti i semi.
Potete usare il minipimer per frullarla o in alternativa potete usare il passaverdura. Io ho usato il frullatore a immersione.
Filtrate il succo di anguria con un colino, ve ne servirà 1 litro.
Mettete l’amido di mais in una pentola abbastanza grande e aggiungete una piccola quantità di succo. Mescolate fino ad amalgamare il tutto poi aggiungete anche il resto del succo di anguria.
Cercate di sciogliere tutti i grumi. Unite poi lo zucchero, il pizzico di sale e la cannella e mescolate per sciogliere lo zucchero.
Accendete il fornello e fate cuocere fino a che il composto non si addenserà. Ci vorranno circa 10 minuti.
Una volta raggiunta una consistenza cremosa, spegnete il fornello e fatelo raffreddare leggermente.
Una volta intiepidito mettetelo nelle coppette e in frigo a raffreddarsi per almeno un paio d’ore.
Servite il Gelo di melone freddo in coppette monoporzione.
Note
Il Gelo di melone va lasciato almeno un paio d’ore in frigorifero prima di essere servito.
Potete decorare la superficie con gocce di cioccolato e granella di pistacchio.
Regolatevi con la quantità di zucchero in base alla dolcezza del cocomero e in base ai vostri gusti.
GRANITA SICILIANA AL PISACCHIO: DOLCE AL CUCCHIAIO FRESCO E CREMOSO
Durante le mie ultime vacanze in Sicilia avevo acquistato un sacchetto di pistacchi di Bronte, ed era da tanto che volevo preparare la granita siciliana al pistacchio, una delle preparazioni che mi sono piaciute di più della pasticceria siciliana.
Nei bar siciliani non manca mai, semplice o coperta di panna montata e accompagnata dalla tipica brioche siciliana. Brioche deliziosa e sofficissima col tipico “tuppo”.
granita A COLAZIONE?
Non credevo che si potesse fare colazione con la granita ma succede proprio così: la granita siciliana è una vera specialità, ha un gusto fresco ma non “ghiacciato” e una consistenza cremosa, simile al gelato. Si abbina perfettamente alla panna montata e alla brioche calda che ci viene inzuppata. La vera granita siciliana è completamente diversa da tutte le altre e infatti, pur essendo un dolce che non consumo mai, in Sicilia potrei mangiarlo anche più volte al giorno.
La vera granita è perfetta in ogni occasione: l’ideale quando fa caldo, d’estate a colazione, per merenda e in qualsiasi momento dello giornata. La granita al limone è perfetta come fine pasto.
LE NUMEROSE VARIANTI DELLA GRANITA
Fra tantissimi gusti di granita, quelli che ho trovato più frequentemente sono: caffè, limone, pistacchio, mandorla, fragola, gelsi. E’ superfluo dire che li ho assaggiati tutti e difficile dire quale sia la migliore.
La granita al caffè e i gusti alla frutta sono perfetti per iniziare la giornata. Quella al limone si gusta al meglio come dessert o merenda nelle giornate più calde. La granita alla mandorla o al pistacchio, invece, è l’ideale dopo cena, magari passeggiando dopo una giornata al mare.
La granita siciliana ha la particolarità di essere cremosa e per ottenere questo risultato nella preparazione casalinga è necessario rompere i cristalli di ghiaccio durante il congelamento. Potete usare un frullatore a immersione se lo avete a disposizione oppure una forchetta o un cucchiaio, andando a grattare la granita e cercando di rompere il ghiaccio il più possibile mentre si congela. E’ più difficile a dirsi che a farsi. Ho sperimentato questa ricetta di granita siciliana al pistacchio con l’aggiunta di panna e vi assicuro che è venuta molto buona. Chi la prova? 😊
Granita siciliana al pistacchio
Granita al pistacchio, fresca e cremosa, perfetta per la stagione estiva.
Io ho usato i pistacchi con la pellicina, se preferite potete toglierla (dovete sbollentare per 2 minuti i pistacchi poi eliminare la pellicina e lasciarli asciugare per qualche ora). Tritate molto finemente i pistacchi con il tritatutto fino ad ottenere una farina finissima.
Scaldate l’acqua e lo zucchero in una pentola e fategli raggiungere l’ebollizione. Mescolate per far sciogliere lo zucchero. Quando bolle, aggiungete la panna, fate riprendere il bollore poi spegnete il fornello.
Mentre la miscela di acqua, panna e zucchero si raffredda, versateci dentro la farina di pistacchi e mescolate per far amalgamare il tutto.
Filtratela più volte con un colino a maglie fitte.
Mettetela in un contenitore e poi in freezer a congelare. Dopo circa un’ora tiratela fuori dal congelatore e verificate se iniziano a formarsi dei cristalli di ghiaccio. Dal momento in cui iniziano a formarsi i cristalli (la mia granita ha iniziato a congelarsi dopo 3/4 ore) dovete romperli con una forchetta e ripetere questa operazione ogni ora circa.
Se avete a disposizione un frullatore a immersione potete usare quello altrimenti va bene una forchetta.
La mia granita siciliana al pistacchio era pronta la mattina seguente.
Al momento di servirla, lasciatela prima 10 minuti a temperatura ambiente.
Note
Prima di consumare la granita siciliana al pistacchio è necessario lasciarla scongelare a temperatura ambiente per 10-15 minuti. Potete servirla con panna montata.
TORTA DI CAROTE E MANDORLE: RICETTA FACILE PER LA COLAZIONE
Avevo delle carote da consumare e così ieri mattina ho preparato questa torta di carote e mandorle. I dolci con le mandorle sono tra i miei preferiti per via della loro consistenza morbida, umida, e il loro colore brillante e invitante.
TORTA SOFFICE per la colazione: LA RICETTA PERFETTA
So che la foto non rende giustizia e prometto di pubblicarne una nuova prima o poi. Però devo dire che dopo aver provato tante ricette di torte di carote e mandorle finalmente ho trovato quella giusta.
Questa torta non è troppo asciutta e nemmeno cremosa, per me è perfetta così. Si tratta di un dolce morbidissimo che rimane soffice per giorni. Si prepara con le carote crude, che devono essere tritate finemente nel mixer. E’ un dolce senza burro, realizzato con olio di semi e reso ancora più speciale dell’aggiunta della scorza grattugiata di arancia e limone.
IDEE E CONSIGLI
La torta di carote e mandorle è perfetta per chi come me la mattina ama fare colazione con una fetta di torta fatta in casa da inzuppare nel latte o nel tè. E’ la pausa dolce in una domenica pomeriggio e il dessert semplice che piace a tutti alla fine di qualsiasi pasto.
La torta di carote e mandorle è un dolce semplice che profuma di agrumi. Soffice, profumata e con una consistenza piacevolmente umida, è una torta che si prepara facilmente e conquista fin dal primo morso.
La glassatura in superficie la rende ancora più particolare ma se non la gradite potete tranquillamente non metterla o sostituire il succo d’arancia con quello di limone. Per un risultato ancora più goloso optate per uno strato di crema spalmabile alle nocciole. E se lo gradite, potete aggiungere spezie come zenzero e cannella o personalizzarla con un goccio di liquore.
Se anche a voi piacciono i dolci con le carote provate la mia torta di carote, sono sicura che vi piacerà.
Torta di carote e mandorle
Torta di carote soffice, preparata con farina di mandorle e ricoperta con glassa all’arancia. Stampo da 26 cm.
Pulite le carote e frullatele nel tritatutto. Lasciatele sgocciolare in un colino se necessario per qualche ora.
Tritate finemente le mandorle fino a ridurle in farina.
In una ciotola montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro. Poi aggiungete le carote tritate, l’olio di semi, la farina di mandorle, la farina e la maizena e mescolate fino ad amalgamare tutto.
Unite infine la vanillina, la buccia d’arancia e di limone, l’aroma di mandorla e per ultimo il lievito.
Imburrate e infarinate uno stampo e riempitelo con l’impasto.
Cuocete a 180° in forno statico fino a doratura.
Per la glassa, mescolate lo zucchero a velo con qualche goccia di succo d’arancia filtrato. La glassa deve risultare non troppo fluida. Quando avrà raggiunto la consistenza desiderata versatela sulla torta di carote e mandorle.
Lasciate asciugare la glassa e servite la torta.
Note
Questa torta rimane soffice per giorni, conservata in frigo in un contenitore chiuso o sotto una campana di vetro.
TORTA CAPPUCCINA MODENESE: RICETTA FACILE E PROFUMATA DA FARE IN CASA
Avete mai sentito parlare della Torta Cappuccina Modenese? E’ una ricetta che ho trovato in rete molti anni fa e che mi conquistò fin dal primo momento, per ingredienti e combinazione di consistenze. Devo dire che, nonostante Modena sia una città a me molto vicina, non l’avevo mai assaggiata e non ne ho mai sentito parlare prima. Ritengo sia una ricetta antica ma potrei sbagliarmi e per questo, se qualcuno di voi ha informazioni più dettagliate, apprezzerò se vorrete condividerle 😊
INGREDIENTI E PREPARAZIONE
La Torta Cappuccina Modenese è formata da un guscio di friabile pasta frolla. Il cuore è composto da confettura di amarene brusche dal gusto leggermente acidulo e da una crema frangipane morbida e scioglievole.
La base croccante data dalla pasta frolla, si abbina perfettamente al ripieno morbido e cremoso. Il gusto dolce e avvolgente delle mandorle, tipico della crema frangipane, è ben bilanciato dalla nota acidula della confettura di amarene. A completare il tutto, durante la cottura si forma una sottile crosticina dorata in superficie, che dona alla torta una variazione di consistenze davvero irresistibile.
Questo mix di ingredienti e consistenze ha da subito attirato la mia attenzione, così ho deciso di preparare la mia versione di Torta Cappuccina Modenese che potete trovare scorrendo nella ricetta. La ricetta è molto semplice, seppur presenti numerosi passaggi.
IDEE E VARIANTI
Se non trovate la confettura di amarene brusche potete utilizzare qualsiasi confettura o marmellata abbiate a disposizione: albicocche, pesche, arancia. Se volete creare un contrasto con il gusto dolce della crema frangipane vi consiglio una confettura dal gusto leggermente acidulo: ad esempio prugne, arancia o limone.
La Torta Cappuccina Modenese è la colazione perfetta per una domenica speciale. Potete prepararla come dessert a fine pasto o servirla con un tè o spremuta d’arancia per una merenda dolce.
Vi ho convinti a provarla? Vi lascio alla ricetta 😊
Torta cappuccina modenese
Torta cappuccina modenese, con confettura di amarene e crema frangipane. Stampo da 26 cm.
Per prima cosa preparate la pasta frolla. In una ciotola sbriciolate con le mani la farina e il burro.
Aggiungete lo zucchero e le uova e impastate velocemente con le mani fino ad ottenere un impasto morbido.Copritelo con la pellicola e mettetelo in frigo.
Tritate molto finemente le mandorle con il tritatutto fino a farle diventare farina.
In un’ampia ciotola sbattete il burro con lo zucchero usando le fruste.
Aggiungete le uova, una per volta, continuando a mescolare con le fruste elettriche fino a farle amalgamare.
Quando le uova si saranno amalgamate aggiungete la farina 00 e la farina di mandorle. Mescolate fino ad ottenere una crema.
Imburrate e infarinate uno stampo da 26 cm. Stendete la pasta frolla dello spessore di qualche mm e formate il fondo della torta.
Con i rebbi di una forchetta bucherellate il fondo della torta, poi fate uno strato di marmellata di amarene.
Completate facendo uno strato di crema frangipane, livellandola per bene con il dorso di un cucchiaio.
Cospargete la superficie con mandorle a lamelle e infornate a 180° per circa 45 minuti o comunque fino a doratura.
Sfornate la Torta Cappuccina modenese e ricopritela di zucchero a velo.
Note
Si conserva per diversi giorni in luogo fresco e asciutto. La confettura di amarene brusche dona una caratteristica nota aspra alla torta tuttavia potete sostituirla anche con la confettura di ciliegie.